L’ortodonzia infantile ha come obiettivo principale l’intercettazione e la correzione delle problematiche relative allo sviluppo cranio-facciale orientando il potenziale di crescita nella giusta direzione controllando l’evoluzione della dentatura.
La American Association of Orthodontics e la Società Italiana di Ortodonzia raccomandano il primo checkup ortodontico non oltre i 6 anni, quando ormai sono erotti i primi molari permanenti e stanno per cadere (o sono caduti) gli incisivi.
L’ortodontista può individuare un problema di crescita del mascellare o della mandibola oppure anomalie di posizione dei denti definitivi anche quando sono ancora presenti i denti da latte; terapie precoci possono evitare il peggioramento di tali anomalie e ottenere risultati altrimenti non raggiungibili in età adulta.
Una visita precoce con l’ortodontista intercetta e può correggere abitudini viziate come l’uso persistente del ciuccio o del biberon oppure difetti nella pronuncia di alcune consonanti e persino problemi di respirazione.
La deglutizione atipica, cioè il mantenimento in età avanzata del modo in cui i neonati inghiottono i latte dopo la suzione; tale modo dovrebbe modificarsi con lo svezzamento e l’introduzione di cibi solidi ma in assenza di tale variazione si verificano alterazioni di eruzione e di posizione dei denti. Un altro problema di frequente riscontro è la respirazione orale; una respirazione corretta dovrebbe avvenire a bocca chiusa ed esclusivamente attraverso il naso. Numerosi bambini però a causa di frequenti tonsilliti e ipertrofia delle adenoidi, hanno un restringimento delle vie aeree che rende loro meno faticoso respirare attraverso la bocca (che rimane quasi sempre aperta e con la lingua avanzata).
Un intervento in equipe dell’otorinolaringoiatra e dell’ortodontista può drasticamente risolvere il problema, evitando interventi chirurgici altrimenti necessari in età adulta.