Sbiancamento

L’American Dental Association nel 2008 ha rilasciato una dichiarazione ufficiale sullo sbiancamento, nota come ADA Statement on the Safety and Effectiveness of Tooth Whitening Products. (http://www.ada.org/1902.aspx)
Ecco le definizioni principali:
– lo sbiancamento si ottiene sia utilizzando agenti come il perossido (che funziona sulle macchie profonde di origine genetica o derivanti da stili di vita e alimentazione) sia tramite lucidatura fisico-chimica che agisce solo su macchie superficiali
– i prodotti sbiancanti dentali professionali sono forniti dai dentisti per essere utilizzati in studio o domiciliarmente
– i pazienti devono scegliere un prodotto sbiancante solo dietro consiglio del loro dentista
– il più comune effetto dello sbiancamento è l’ipersensibilità termica e, ogni tanto, l’irritazione gengivale (quest’ultima in genere dovuta a compressione da parte della mascherina con cui si applica il gel). Entrambe le condizioni sono temporanee.

È importante cosa ha causato la variazione di colore  del dente da parte del dentista che deciderà e consiglierà il trattamento sbiancante ideale per ottenere il migliore risultato.
Esistono molte cause di discolorazione; il principale è l’ereditarietà. Infatti la dentina di ogni paziente è di un colore variabile così come i capelli o gli occhi e può essere più o meno chiara. Anche il progredire dell’età, comportando l’assottigliamento dello smalto, espone maggiore dentina e modifica in senso peggiorativo il colore dei denti.
Altri fattori discoloranti sono:
– cibi e bevande come vino, caffè, tè
– farmaci come le tetracicline
– uso di tabacco

L’agente sbiancante attivo (Perossido di Idrogeno o Perossido di Carbammide) contenuto nei gel che fornisce esclusivamente il dentista penetra nello smalto per raggiungere le molecole responsabili delle macchie.
È
 un metodo sicuro e confortevole per avere un sorriso più luminoso e denti più bianchi. I risultati e il tempo di trattamento variano a seconda del livello di colorazione e della specifica discromia. Corone, ponti, otturazioni e faccette non possono essere sbiancati .

Lo sbiancamento dentale eseguito sotto il controllo del professionista è garanzia di sicurezza e di possibilità di ottenere i migliori risultati possibili. Lo sbiancamento deve infatti essere eseguito solo dopo un’attenta anamnesi del paziente grazie alla quale verrà identificato il trattamento più adeguato alle sue esigenze e deve essere preceduto da una pulizia professionale dato che la placca inibisce o riduce l’effetto degli agenti sbiancanti. Infine il professionista dentale supervisiona l’intero processo, controllando i progressi e trattando eventuali effetti collaterali quali la sensibilità.

I risultati sono molto stabili, mantenendo il colore chiaro ottenuto per lungo tempo dopo la fine del trattamento. Tuttavia ci sono alcuni fattori che possono influenzare la durata dei risultati dello sbiancamento, quali la genetica, la dieta, l’età, alcuni farmaci (come le tetracicline) e certe abitudini (come il fumo). In tali situazioni è consigliabile programmare dei veloci trattamenti di richiamo per mantenere il colore precedentemente ottenuto.

La sensibilità dei denti è un effetto collaterale relativamente comune dello sbiancamento dentale. Se la sensibilità si verifica, è spesso temporanea e scompare una volta completato il processo di sbiancamento. A tal fine i prodotti professionali forniti dal dentista includono ingredienti desensibilizzanti quali il Nitrato di Potassio e Fluoro per aiutare a ridurre la sensibilità e migliorare di conseguenza il comfort per il paziente durante il trattamento. Inoltre verranno prescritti speciali dentifrici di supporto per il problema durante la fase di trattamento.

Il trattamento professionale non abrade né danneggia i denti, a differenza di tutti i metodi fai da te casalinghi (bicarbonato, limone, etc.) oppure acquistati al supermercato.